Diodorus Tuldenus
Theodoor van Tulden, latinizzato come Diodorus Tuldenus ('s-Hertogenbosch, 1590 circa – Malines, 16 novembre 1645), è stato un giurista olandese, cittadino dei Paesi Bassi spagnoli; fu regius professor di diritto civile all'Università di Lovanio.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Tuldenus nacque a 's-Hertogenbosch in una data imprecisata alla fine del XVI secolo, figlio di Nicolas van Tulden, un avvocato che prestò servizio nel consiglio cittadino.[1] Frequentò l'Università di Lovanio, dove studiò filosofia morale e politica sotto Ericio Puteano[1] e successivamente diritto. Laureatosi nel 1615, tornò alla nativa 's-Hertogenbosch ed entrò nell'amministrazione cittadina.[1] Nel 1620[1] ottenne la cattedra di diritto civile all'università, con dispensa per la sua mancanza di dottorato. Conseguì il dottorato in giurisprudenza nel 1633.[1] Nel 1645 fu nominato al Gran consiglio di Malines, la più alta corte d'appello nei Paesi Bassi spagnoli.[1] Morì a Malines il 16 novembre 1645, solo quattro mesi dopo avere assunto la carica.[1]
Era sposato con Catherine-Claire van Grevenbroeck, da cui ebbe tre figli; l'unico figlio maschio, Florent Tuldenus (nato intorno al 1633), fu a sua volta avvocato fiscale del Gran consiglio e in seguito consigliere del sovrano Carlo II.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Dissertationum Socraticarum libri duo, Lovanio, 1620.
- De principiis jurisprudentiae libri quatuor, Lovanio, P. Dormalius, 1621.
- (LA) De principiis iurisprudentiae libri quatuor, Leuven, Gilles Denique, 1702.
- Ad Institutionum juris civilis Imperatoris Justiniani libros quatuor commentarius, Lovanio, 1622. Un commento alle Istituzioni di Giustiniano, dedicato a Jacobus Boonen.
- (LA) In quatuor libros Institutionum iuris civilis commentarius, Leuven, Gilles Denique, 1702.
- De causis corrottitorum judiciorum et remediis libri quatuor, Colonia, 1624. Dedicato al Ducato di Brabante.
- (LA) De causis corruptorum iudiciorum et remediis, Leuven, Gilles Denique, 1702.
- De jurisprudentia extemporali sive series regularum, 2 voll., Lovanio, 1628-1629.
- (LA) De iurisprudentia extemporali, Leuven, Gilles Denique, 1702.
- De cognitione sui libri quinque, Lovanio, 1630. Dedicato al consiglio comunale di Anversa.
- Initiamenta jurisprudentiae tredecim orationibus auspicalibus comprensione, Lovanio, 1633. Dedicato a François de Kinschot.
- (LA) Initiamenta iurisprudentiae tredecim orationibus auspicalibus comprehensa, Leuven, Gilles Denique, 1702.
- Commentarius ad codicem Justinianeum, Lovanio, 1651. Un commento al Codice giustinianeo.
- (LA) Commentarius ad Codicem iustinianeum, Leuven, Gilles Denique, 1712.
- Opera omnia, 4 voll., Lovanio, Gilles Denique, 1702–1712.
- (LA) De civili regimine libri octo, Leuven, Gilles Denique, 1702.
- (LA) Commentarius in Digesta sive Pandectas, vol. 1, Leuven, Gilles Denique, 1702.
- (LA) Commentarius in Digesta sive Pandectas, vol. 2, Leuven, Gilles Denique, 1702.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paul Bergmans, Tulden (Théodore Van) (PDF), in Biographie Nationale de Belgique, vol. 25, Brussels, 1932, pp. 833-835.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Theodor van Tulden
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Commento alle Istituzioni (edizione 1628) su Google Libri
- Commento al Codice giustinianeo (edizione 1650) su Google Libri
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